Alessandra Nanni di Il Resto del Carlino Rimini: La talpa: Al maresciallo erano stati promessi come compenso un'Audi6 e un prezioso orologio
Corruzione, frode fiscale, associazione
a delinquere e falso. Sono
solo alcuni dei reati di cui devono
rispondere a vario titolo i
protagonisti di quella che la Guardia
di finanza ha battezzato ‘Operazione
Perla di cristallo’. Protagonista
principale, un vero e proprio
personaggio riccionese, il gioielliere
Alberto Verni, 65 anni, arrestato
l’altro pomeriggio appena
rientrato da Cortina. Come lui, ai
domiciliari, sono finiti anche un
imprenditore di Fano, Mirko Tonelli,
48 anni, suo socio in affari, e
Antonio Morlino, 48, maresciallo
delle Fiamme Gialle della Compagnia
di Fano che i colleghi riminesi
sono stati costretti ad andare a
prendere direttamente in ufficio.
Indagati, invece, le mogli di Verni
e Tonelli e un ex direttore di
banca del pesarese.
(...) La Finanza avrebbe ricostruito anche una serie di documenti bancaria fasulli per accedere ai finanziamenti, realizzata con la ‘consulenza’ dell’ex direttore. Quando anche l’Agenzia delle Entrate di Belluno comincia a ‘interessarsi’ al gioielliere (che dichiara poche migliaia di euro a fronte di guadagni milionari), entra in campo il maresciallo Morlino che gli viene presentato da Tonelli. In cambio di un’Audi A6 e di un prezioso orologio (che però non ha mai ‘riscosso’), il finanziere consulta il terminale riservato delle Fiamme Gialle per produrre una serie di fatture false intestate alla società sammarinese.
L’ultima
mossa di Verni è quella di creare
un fondo patrimoniale dove fa
confluire tutti i beni, così da sottrarli
a eventuali pretese del fisco.
Ma l’opera di schermatura è ormai
svelata, e qualche settimana
fa i finanzieri chiudono il cerchio
chiedendo al gip le ordinanze di
custodia cautelare, eseguite l’altro
pomeriggio. Verni, difeso dall’avvocato
Carlo Alberto Zaina, verrà
interrogato dal giudice venerdì
prossimo.