Corriere Romagna: I soldi rintracciati su un conto corrente dell’agenzia di Dogana della Banca di San Marino, intestato a un italiano ma acceso da Giulio Lolli / Rimini Yacht, sequestrati 30 mila euro / Restano ai domiciliari il sammarinese Stefano Fabbri e Karolina Katarzyna Musial
SAN MARINO. Sulla vicenda di Giulio Lolli (Rimini Yacht) ogni tanto spunta una barca da sequestrare o un pugno di denari da recuperare e mettere a disposizione del curatore fallimentare. L’ultima notizia è quella relativa ai 30 mila euro rintracciati su un conto “dormiente” all’agenzia di Dogana della Banca di San Marino. Ad informare la procura della Repubblica di Rimini e il pubblico ministero Davide Ercolani è stato il nuovo commissario della legge, la dottoressa Di Bona. Ad allertare la magistratura sammarinese la direzione dell’istituto di credito “insospettita” da quel piccolo gruzzolo che nessuno movimentava da tempo. Così sono andati a vedere perchè il cittadino italiano titolare del conto lo aveva abbandonato ed hanno scoperto che tutte le pratiche per la sua accensione erano state eseguite dall’ex presidente di Rimini Yacht. A questo punto, a testimonianza degli ottimi rapporti esistenti tra le due magistrature, il commissario Di Bona ha avvertito Rimini che ha provveduto a sequestrarli. Nessuna azione è stata intrapresa dal pubblico ministero Ercolani nei confronti del prestanome. Trentamila euro. Una goccia nel mare di debiti della Rimini Yacht che non è sfuggita alla curatela fallimentare; che attraverso il proprio legale, l’avvocato Zincani di Bologna, ha presentato istanza di dissequestro con conseguente richiesta di immediata restituzione per poter così rimpinguare le esangui casse della società e soddisfare alcuni creditori. (...)
