Claudio Felici, Segretario di Stato alle Finanze, a quanto riporta Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino, riprenderà quanto prima il programma spending review. Ed ha intenzioni ... bellicose.
(...) “Paperoni” a Banca
centrale.
Particolare la situazione
in via del Voltone.
Lì, il contratto dei dipendenti
(di natura privatistica
anch’esso, ma non
collettivo nazionale) è
scaduto nel 2010. Da mesi,
i sindacati sono al lavoro
coi dirigenti di Banca centrale
per il rinnovo.
Via del Voltone ha già chiesto alle parti sociali la stretta sugli straordinari e nuove norme sulla reperibilità, ma di soldi non s’è ancora parlato anche se è già emersa la volontà di prestare tanta attenzione alla spending review. Come a dire: cali degli stipendi magari no, ma gli aumenti, nel caso, saranno “risicatissimi”.
Non sottosta
alla contrattazione “normale”
la paga di consulenti
e manager, come quella
del presidente Clarizia, il
cui contratto scadrà a dicembre
del prossimo anno.
Quello a Giannini invece
decadrà a marzo del
2016, mentre è dipendente
a tempo indeterminato il
vice direttore Bernardi.
Tra la più bassa delle loro
paghe, quella di Bernardi,
e quella media dei dipendenti
dirigenti, passano
circa 90mila euro di differenza.
Che diventa abissale
che si paragona lo stipendio
medio di un dipendente
di via del Voltone
(33mila euro circa) alla
paga del presidente, dieci
volte più alta.
Ma stando alla legge, gli emolumenti superiori ai 180mila euro dovranno essere comunque tagliati del 35%.
Già: ma da quando? (...)
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Claudio Felici