Ecco come il Governo della Repubblica di San Marino descrive la situazione economica, nella documento 'Programma Economico 2014', con crisi preannunciata a fine anno per il settore pubblico.
Negli ultimi anni San Marino ha subito una concomitanza di importanti shock al proprio
modello economico. Lo scudo fiscale italiano che ha dato il via ad una vera e propria emorragia di depositi bancari, l'inclusione di San Marino nella black list da parte dell'Italia, che ha costretto alla
chiusura o al trasferimento in Italia di numerose imprese sammarinesi, la crisi finanziaria globale con i suoi effetti negativi sul commercio e sul turismo per mancanza di disponibilità di ricchezza
generale.
Lo scenario sammarinese dal 2009 ad oggi rispecchia un'economia che sta cercando di reagire
di fronte a questi shock al proprio sistema. Si stima che il PIL abbia perso in termini reali il 24% nel
quadriennio 2009-2012. Una perdita che difficilmente si potrà recuperare, infatti il Fondo
Monetario Internazionale stima che il 75% della perdita subita è da considerarsi permanente, in
quanto il Paese sarà costretto a cambiare modello economico. Le imprese perse difficilmente ritorneranno con il nuovo modello di business e il settore finanziario essendo stato oggetto di un importante ridimensionamento non fornisce prospettive di grande sviluppo.
Nel 2011 il Pil reale ha perso il -2,5% e le stime prevedono un'ulteriore contrazione del -4,0%
per il 2012 e del -3,5% nel 2013.
Lo scenario sammarinese vede una contrazione nelle attività manifatturiere di circa il -16% del numero di imprese nel triennio 2009-2011 ein contro tendenza un aumento di +1,6% in termini di output.