Il magistrato Manlio Marsili, non riconfermato nell'incarico presso il Tribunale della Repubblica di San Marino, si difende, accusa di ignavia i politici e preannuncia querele verso chiunque danneggi la sua immagine.
Su un'indegna azione di sindacato deliberata a mio danno più di un
anno fa dalla Commissione Giustizia sulla base di una relazione del
magistrato dirigente signora Pierfelici, il Collegio Garante, massimo
organo di giustizia sammarinese (composto da autorevoli giuristi
italiani), ha riconosciuto la piena legittimità del mio operato,
restituendomi, dopo una lunga gogna non solo mediatica, la dignità
professionale che mi appartiene.
Oggi, senza alcun interesse per la verità, con un accanimento senza precedenti e soprattutto senza alcuna possibilità di contraddittorio, negando così un principio cardine di ogni istituzione veramente democratica, il Consiglio Giudiziario ha perpetrato il danno che il Collegio Garante aveva precedentemente scongiurato.
Prendo atto della volontà normalizzatrice che anche in questa occasione
si è manifestata, frutto di una discutibile gestione della giustizia
sammarinese, permessa dall'ignavia della classe politica locale.
Farò di tutto perché la verità venga riconosciuta anche in questo caso, a
tutela e difesa della mia dignità e professionalità, in tutte le sedi
previste.
Rappresento fin d'ora che non esiterò a querelare tutti coloro che
dovessero infangare il mio buon nome. ( comunicato stampa, Avv. Manlio Marsili)